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Nuovi monopoli nella gestione dei rifiuti della Provincia di Roma
» 23.03.2006
Con l’attuazione della Delibera, alle criticità legate alla gestione dei rifiuti si sommano anche ricadute occupazionali dovute al licenziamento del personale impegnato sinora in questi servizi dalle imprese private.
Il problema riguarda l’intero territorio provinciale ad esclusione della città di Roma: 120 Comuni per una popolazione di circa un milione e duecentomila abitanti. Tra i comuni serviti sinora da società private si ritrovano Civitavecchia, Ciampino, Tivoli, Santa Marinella e Monterotondo.
L’approvazione della Delibera provoca una grave distorsione nei meccanismi della libera concorrenza nel mercato della raccolta dei rifiuti e un’altrettanto preoccupante violazione delle leggi nazionali e comunitarie sugli appalti pubblici. FISE Assoambiente* ha già evidenziato nella giornata di ieri al Presidente della Provincia le criticità poste in essere dalla Delibera e si riserva di intervenire nei prossimi giorni anche presso altre sedi competenti, inclusa l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.
Proprio lo scorso 13 marzo FISE Assoambiente aveva presentato a Roma il III Rapporto su "Le forme di gestione dei rifiuti urbani", dal quale emergono con evidenza quanto si siano allargati i monopoli pubblici nella gestione dei rifiuti urbani, spesso anche in violazione della normativa e con evidenti ricadute organizzative sull’economia dei servizi.
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