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TAIIS: in Finanaziaria misure su pagamenti P.A.

» 13.12.2007

"Chiediamo che negli emendamenti alla legge finanziaria che il Governo sta per presentare vi siano, finalmente, misure che affrontino adeguatamente il gravissimo problema dei ritardi di pagamento delle Pubbliche Amministrazioni. Le soluzioni sono numerose, e la più facilmente attivabile e ben poco onerosa per le casse pubbliche, prevedendo un’anticipazione dei pagamenti da parte della Cassa Depositi e Prestiti, è stata oggetto di più emendamenti parlamentari, il cui contenuto chiediamo sia inserito nei citati emendamenti. Se poi si volesse guardare a quello che succede fuori di casa nostra, si copi quello che si sta decidendo in Francia, dove il Presidente della Repubblica Sarkozy ha annunciato che dal prossimo anno il limite massimo dei pagamenti alle imprese sarà ridotto a 60 giorni e a 30 (da 45) da parte delle Pubbliche Amministrazioni e che pesanti sanzioni saranno previste a carico di chi violerà tali termini. Non è compito delle imprese assicurare la tesoreria alle grandi aziende e tanto meno agli Enti pubblici, ha detto Sarkozy. Parole che tanto più valgono per l’Italia".

Così si esprime il TAIIS - Tavolo Interassociativo Imprese di Servizi (che rappresenta 18.000 imprese associate, 870.000 addetti, per un valore totale della produzione di quasi 50 miliardi di euro), di cui FISE fa parte, in una lettera inviata questa mattina al Presidente del Consiglio Romano Prodi, al ministro dell’Economia e delle Finanze Tommaso Padoa Schioppa, a Pierluigi Bersani, ministro dello Sviluppo Economico, Cesare Damiano, ministro del Lavoro, Linda Lanzillotta, ministro Affari Regionali e Autonomie Locali, Livia Turco, ministro della Salute, e all’On. Michele Ventura, relatore della Finanziaria alla Camera dei Deputati.

Il TAIIS chiede anche che siano inseriti due ulteriori provvedimenti nel maxiemendamento: il rimborso dell’IVA sulle esternalizzazioni alle Amministrazioni locali, appoggiando in pieno la rivendicazione dell’ANCI, "in modo da rendere almeno neutra la scelta tra gestione diretta o l’affidamento esterno di attività ‘non caratteristiche’, con conseguente forte efficientamento del funzionamento della Pubblica Amministrazione", sottolinea la lettera; e "l’estensione della premialità già a suo tempo sperimentata in edilizia, pur con qualche modifica, anche ad altri settori, ed in particolare a quello dei servizi".


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