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Rifiuti da imballaggio: appello congiunto al Governo
» 20.02.2012
Segnaliamo di seguito nota congiunta firmata dai Presidenti: Adriano Sgro’ - Segretario nazionale FP CGIL, Pasquale Paniccia - Segretario Nazionale FIT CISL Claudio Tarlazzi - Segretario nazionale UIL Trasporti, Luigi Verzicco - Segretario Nazionale FIADEL, Filippo Bernocchi - Delegato ANCI politiche energetiche e rifiuti, Daniele Fortini – Presidente Federambiente, Monica Cerroni – Presidente FISE Assoambiente.
Con riferimento alle disposizioni di cui all’articolo 26 del DL n. 01/2012 (c.d. decreto liberalizzazioni), che intervengono sul sistema di gestione dei rifiuti di imballaggio, si ritiene
necessario richiamare l’attenzione sulla necessita’ di modificare alcuni aspetti che caratterizzano il settore di riferimento, con particolare attenzione alla gestione dei rifiuti di imballaggio raccolti in ambito urbano.
Pur condividendo il principio di apertura al mercato, si esprime preoccupazione per il fatto che per gli imballaggi primari, (che rappresentano la maggior parte dei rifiuti di imballaggio domestici e contano per almeno il 30-35% in peso e il 50% in volume rispetto al totale dei rifiuti urbani prodotti) potrebbe venire a mancare la certezza dell’attuale omogeneità di intervento su tutto il territorio nazionale e quindi lo sbocco certo rispetto alle necessarie operazioni di avvio a riciclo e recupero, con negative conseguenze operative e ricadute economiche in termini di aumento dei costi di gestione dei rifiuti urbani.
Con le nuove norme, che intervengono a modifica del Codice dell’ambiente non risulta chiaro, infatti, come i produttori ed utilizzatori di imballaggi che non aderiranno al Conai dovranno concorrere ad assicurare su tutto il territorio nazionale il ritiro dei rifiuti di imballaggio da raccolta differenziata dei rifiuti urbani e continuare a sostenere gli oneri a carico dei Comuni per l’effettuazione della raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio, pari a oltre 300 milioni di euro. Ricordiamo che la responsabilità del produttore (principio ‘chi inquina paga’) e’ uno dei cardini del sistema di gestione dei rifiuti secondo la direttiva europea.
Il nuovo sistema introdotto dal legislatore contribuisce a rendere ancor più confuso e incerto il quadro normativo, in particolare nella gestione degli imballaggi primari e, se non opportunamente modificato, rischia di aggravare le difficoltà finanziarie del settore del ciclo integrato dei rifiuti, già messo a dura prova dalle restrizioni alla finanza locale.
Per queste ragioni i soggetti firmatari chiedono che il Governo riconsideri la scelta di cui all’articolo 26 del DL 1/2012, modificandolo e andando a disegnare un sistema nel quale i produttori/utilizzatori e gli operatori (consorzi) abbiano tutti gli stessi obblighi in termini di ritiro delle raccolte differenziate svolte dai Comuni e di corresponsione dei relativi corrispettivi. Ciò affinché i Comuni e le aziende di gestione non subiscano delle riduzioni di entrate che si andrebbero a risolvere, inevitabilmente, in un aumento della tassazione locale per i servizi, quindi in una ‘doppia penalizzazione economica del consumatore/utente’, oltre ad un conseguente pregiudizio per il mantenimento dei livelli occupazionali.
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